I Miami Dolphins ieri hanno iniziato il primo OTA  e si è subito fatto notare il defensive lineman Ndamukong Suh anche se tutti i giocatori che vi partecipano indossano soltanto il casco senza paraspalle e protezioni. In evidenza a pressare la linea offensiva e buona velocità dei movimenti anche se tutti in no contact mode!
 
In questo momento dove tutti provano le nuove posizioni i nuovi ritmi dei nuovi compagni di squadra molte cose che si sviluppano sul campo danno certamente poche indicazioni di un certo valore ma possono essere dei buoni indicatori per vedere a che punto proseguono e si evolvono le relazioni tra tutti i giocatori e coaching staff.
 
A volte in questi primi momenti nascono dei conflitti che non si sanano più e incrinano vari equilibri e per cui sotto questo punto di vista sono molto delicati.  Tutti i nuovi, rookies e free agents devono imparare nuove terminologie, schemi, ecc e si inizia a piccole dosi a installare i nuovi schemi offensivi e difensivi del playbook.
 
La cosa principale ovviamente quella che balza subito agli occhi è la condizione fisica, mobilità agilità, peso, attitudine, movenze, i giocatori senza "l'armatura" sono più neutri e scrutabili.  Per regolamento poi la NFL proibisce in questo periodo negli OTA proprio che i giocatori svolgano dei drills in cui si contemplato qualsiasi sorta di contatto giusto per prevenire al massimo la salute dei giocatori. 
 
Commenti positivi da parte del center Mike Pouncey riferiti a KingKong Suh adducendo semplicemente che basta vederlo e si capisce come mai i Miami Dolphins lo hanno pagato così tanto! 
Per Pouncey si prospetta un lungo training camp a vedersela di continuo tutti i giorni con un "avversario" di quella stazza e bravura.
 
Unica battua sempre nei sui confronti è stata : si adesso si muove bene e corre sempre al massimo ma tra un pò quando farà veramente caldo lo voglio vedere come mi adeguerà all'umidità del sud della Florida.
 
Da parte sua Suh ha detto che vuole che qualsiasi avversario lui debba affrontare deve essere alle prese con un incubo, lui appunto.
 
"Chiunque io debba affrontare voglio che per lui sia sempre un incubo a gestirmi", ha detto Suh. "Io sono un ragazzo che se la gioca sempre con il massimo impegno e penso che i migliori giocatori di football devono fare questo. Attulamente sto studiando la terminologia in aula con i ragazzi e anche quando sono a casa. E, ovviamente, quando sono sul campo oltre agli schemi e gli assegnamenti mi faccio anche guidare dal mio istinto.
 
"In passato ho sempre giocato duro e al massimo della mia velocità. Se farò degli errori, è facile che li farò a tutta velocità. Ho sempre giocato in questo modo con forza e coraggio e deve essere anche per questo che sono stato chiamato a giocare dai Miami Dolphins. Questo è il modo in cui so come giocare, questo è il modo in cui ho giocato negli ultimi cinque anni. "